GIUGNO
18 Giovedì |
18 GIUGNO 2015, TPO (BOLOGNA)
PERFORMING ART
Rotozaza
Etiquette Di Anthony Hampton, Silvia Mercuriali Traduzione: Marina Mercuriali Voce femminile: Silvia Mercuriali Voce maschile: Anthony Hampton, Helmer Riccardo Magherini Nora e Donna Maria Eugenia D'Aquino Produzione: ArtsAgenda In collaborazione con: MilanOltre ed Es. Terni Versione originale realizzata con il supporto di Paul Bennun / Somethin'Else Sostenuto da Arts Council England Evento speciale a prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili: [email protected] |
Sullo sfondo di una piscina o di un fumoso caffè si svolgono trame originali o talvolta ispirate ad opere esistenti, che riflettono sempre sull'impatto che avranno su chi le agisce.
Gli spettatori a coppie diventano i protagonisti dello spettacolo stesso.
Etiquette è un'esperienza di mezz'ora per due persone in un luogo pubblico.
Etiquette mette in scena la comunicazione umana nei suoi elementi più semplici e allo stesso tempo più delicati e mette in luce la difficoltà di tradurre i propri pensieri in parole. Una donna e un filosofo conducono la conversazione e accompagnano i partecipanti in un percorso attraverso diverse situazioni, a volte prese in prestito dal cinema e dal teatro, dove la sfera di intimità tra due persone si forma e trasforma continuamente.
Il lavoro di Rotozaza celebra la creazione di eventi dal vivo, dove lo spettatore è testimone di un'azione che viene scoperta dagli attori stessi, spesso non professionisti, durante la messa in scena. Attraverso una strategia che chiamano TOCAR (Teatro dei Comandi e delle Risposte) impartiscono istruzioni ad attori "ospiti" che si presentano sulla scena, senza sapere quello che dovranno fare. Così facendo lo spettatore viene invitato a guardare gli attori non come personaggi fittizi, ma come persone reali per ciò che hanno di speciale.
Con Etiquette Rotozaza invita il pubblico a provare l'esperienza di essere al contempo attori e spettatori, utilizzando la dinamica della conversazione che coinvolge un implicito accordo a scambiarsi continuamente i ruoli.
Due tracce audio sincronizzate trasmesse attraverso due set di cuffie permettono agli spettatori di provare due esperienze molto differenti, trovandosi a volte nello stesso luogo e a volte in mondi completamente separati. Tutto questo si ottiene con la consueta economia di mezzi praticata dalla compagnia: due cuffie stereo e pochi oggetti.
Con Etiquette, Rotozaza ha ottenuto lo scopo, da lungo tempo perseguito, di creare uno spettacolo interamente pre-registrato che può essere tradotto in diverse lingue e proposto in diversi Paesi.
Ant Hampton e Silvia Mercuriali
Rotozaza trae il proprio nome da una scultura semovente di Jean Tinguely ed è un gruppo attivo dal 1999 nella creazione di eventi d'arte e performance, con una predilezione per la creazione di eventi basati su ciò che accade dal vivo. Tra i lavori di questo gruppo, fondato da Ant Hampton (UK) e Silvia Mercuriali (IT), Bloke (1999-2001), Romcom (2003),Doublethink (2005), Ooff (2006), Five in the morning (2007), presentato con grande successo anche a New York, e Etiquette (2007).
Gli spettatori a coppie diventano i protagonisti dello spettacolo stesso.
Etiquette è un'esperienza di mezz'ora per due persone in un luogo pubblico.
Etiquette mette in scena la comunicazione umana nei suoi elementi più semplici e allo stesso tempo più delicati e mette in luce la difficoltà di tradurre i propri pensieri in parole. Una donna e un filosofo conducono la conversazione e accompagnano i partecipanti in un percorso attraverso diverse situazioni, a volte prese in prestito dal cinema e dal teatro, dove la sfera di intimità tra due persone si forma e trasforma continuamente.
Il lavoro di Rotozaza celebra la creazione di eventi dal vivo, dove lo spettatore è testimone di un'azione che viene scoperta dagli attori stessi, spesso non professionisti, durante la messa in scena. Attraverso una strategia che chiamano TOCAR (Teatro dei Comandi e delle Risposte) impartiscono istruzioni ad attori "ospiti" che si presentano sulla scena, senza sapere quello che dovranno fare. Così facendo lo spettatore viene invitato a guardare gli attori non come personaggi fittizi, ma come persone reali per ciò che hanno di speciale.
Con Etiquette Rotozaza invita il pubblico a provare l'esperienza di essere al contempo attori e spettatori, utilizzando la dinamica della conversazione che coinvolge un implicito accordo a scambiarsi continuamente i ruoli.
Due tracce audio sincronizzate trasmesse attraverso due set di cuffie permettono agli spettatori di provare due esperienze molto differenti, trovandosi a volte nello stesso luogo e a volte in mondi completamente separati. Tutto questo si ottiene con la consueta economia di mezzi praticata dalla compagnia: due cuffie stereo e pochi oggetti.
Con Etiquette, Rotozaza ha ottenuto lo scopo, da lungo tempo perseguito, di creare uno spettacolo interamente pre-registrato che può essere tradotto in diverse lingue e proposto in diversi Paesi.
Ant Hampton e Silvia Mercuriali
Rotozaza trae il proprio nome da una scultura semovente di Jean Tinguely ed è un gruppo attivo dal 1999 nella creazione di eventi d'arte e performance, con una predilezione per la creazione di eventi basati su ciò che accade dal vivo. Tra i lavori di questo gruppo, fondato da Ant Hampton (UK) e Silvia Mercuriali (IT), Bloke (1999-2001), Romcom (2003),Doublethink (2005), Ooff (2006), Five in the morning (2007), presentato con grande successo anche a New York, e Etiquette (2007).
MUSICA
Bologna Cello Project
Hypercellos. Violoncelli Interattivi Ideazione: Nicola Baroni Regia: Nicola Baroni Interpreti: Nakada Akiko, Cifci Canseli Basak, Antonello Manzo, Antonio Mostacci, Nicola Baroni Collaborazioni: Centro "Speckled Computing" della Facoltà di Informatica di Edinburgo, Conservatorio G. B. Martini di Bologna, Marta Ascari. Produzione: Bologna Cello Project |
Il sistema compositivo alla base del progetto fa esplicito riferimento al concetto di Hypercello ideato e sviluppato da Tod Machover al MIT durante gli anni '90. La tecnologia degli iperstrumenti si basa sull'analisi e il calcolo in tempo reale (physical computing) del movimento e del suono degli esecutori: la cattura del gesto esecutivo (sensing) diviene quindi base dinamica per processi algoritmici, la cui struttura interna può essere modificata in tempo reale.
Questo specifico progetto prevede che gli esecutori siano in modo consapevole parte creativa nella composizione. I contenuti musicali non sono fissi ma si evolvono in tempo reale come conseguenza di un ampio ecosistema che si sviluppa secondo le linee specifiche di ogni brano musicale. Gli strumenti acustici non vengono perciò aumentati solo nei termini di una loro trasfigurazione sonora, ma acquistano la capacità di influire su diversi piani strutturali della creazione musicale (macro-evoluzioni temporali, morfologie elettroacustiche, spazializzazione, creazione di partiture).
Bologna Cello Project
Il Bologna Cello Project nasce nel gennaio 2009 fra le storiche mura del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, per iniziativa del M° Antonio Mostacci. L'ensemble propone un repertorio che spazia da trascrizioni di brani celebri della tradizione classica, dal XVI al XX secolo, a composizioni tratte dalla letteratura specificamente dedicata a violoncelli; da originali arrangiamenti di musiche pop, jazz e rock a opere originali di compositori contemporanei. Il BCP ha collaborato con cantanti di fama nazionale e internazionale: A. M. Chiuri, L. Cottifogli, S. J. Morris, C. Renzetti, R. Freak Antony, L. Carboni, La Tarma. L'arte musicale del gruppo è confluita in opere contemporanee, cinema, coreografie e nelle più disparate performance e rappresentazioni. Per l’Adatto Record ha pubblicato il suo primo lavoro discografico ed in uscita il secondo cd dell’ensemble. Per Sheva Collection il BCP ha registrato in prima internazionale L’Abbè Agathon di Arvo Pärt.
Questo specifico progetto prevede che gli esecutori siano in modo consapevole parte creativa nella composizione. I contenuti musicali non sono fissi ma si evolvono in tempo reale come conseguenza di un ampio ecosistema che si sviluppa secondo le linee specifiche di ogni brano musicale. Gli strumenti acustici non vengono perciò aumentati solo nei termini di una loro trasfigurazione sonora, ma acquistano la capacità di influire su diversi piani strutturali della creazione musicale (macro-evoluzioni temporali, morfologie elettroacustiche, spazializzazione, creazione di partiture).
Bologna Cello Project
Il Bologna Cello Project nasce nel gennaio 2009 fra le storiche mura del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, per iniziativa del M° Antonio Mostacci. L'ensemble propone un repertorio che spazia da trascrizioni di brani celebri della tradizione classica, dal XVI al XX secolo, a composizioni tratte dalla letteratura specificamente dedicata a violoncelli; da originali arrangiamenti di musiche pop, jazz e rock a opere originali di compositori contemporanei. Il BCP ha collaborato con cantanti di fama nazionale e internazionale: A. M. Chiuri, L. Cottifogli, S. J. Morris, C. Renzetti, R. Freak Antony, L. Carboni, La Tarma. L'arte musicale del gruppo è confluita in opere contemporanee, cinema, coreografie e nelle più disparate performance e rappresentazioni. Per l’Adatto Record ha pubblicato il suo primo lavoro discografico ed in uscita il secondo cd dell’ensemble. Per Sheva Collection il BCP ha registrato in prima internazionale L’Abbè Agathon di Arvo Pärt.
TEATRO
Macellerie Pasolini
Parade: sulla croce Di Ennio Ruffolo Parole prese e trasformate da: P.P. Pasolini, C. Pavese, S. Kane, V. Wolf, K. Cobain, D. Dimitriadis, J. Ratzinger, Spada, E. Ruffolo. Suoni: Mop Cortex Con: Anna Caltagirone, Domenico (Pachi) Lembo, Erika Spada, Francesco Pennisi, Giulia Calza, Giulia Generali, Irene Ghillani, Matteo Scortecci, Nico Pelletti, Valeria Dell'Acqua e la partecipazione straordinaria di: Natalia Mazer, Vincenzo Corigliano |
Macellerie Pasolini indaga la croce e ne comunica la forte attrazione suicida. Sulla Croce è un lungo momento visionario. Per la maggior parte lo spettacolo è copiato e, quando non lo è, cita vistosamente. Mai originale, Sulla Croce è lento e brutto, è costruito a quadri e sempre in ogni quadro muore.
Amen.
Macellerie Pasolini
È un progetto collettivo che prevede il coinvolgimento di artisti, sia italiani che stranieri, provenienti da diverse discipline e professionalità, chiamati a collaborare intorno ai temi della cultura contemporanea.
Istituite tra Roma e Bologna agli inizi del 2009, e con base centrale in Bologna, Macellerie Pasolini crea, produce e sostiene proposte interdisciplinari, seguendo lo sviluppo della produzione in ogni sua fase e creando connessioni tra i vari partecipanti.
Avendo per sua naturale vocazione la struttura di una rete, Macellerie Pasolini è dislocata nei luoghi di residenza artistica dei suoi componenti.
Amen.
Macellerie Pasolini
È un progetto collettivo che prevede il coinvolgimento di artisti, sia italiani che stranieri, provenienti da diverse discipline e professionalità, chiamati a collaborare intorno ai temi della cultura contemporanea.
Istituite tra Roma e Bologna agli inizi del 2009, e con base centrale in Bologna, Macellerie Pasolini crea, produce e sostiene proposte interdisciplinari, seguendo lo sviluppo della produzione in ogni sua fase e creando connessioni tra i vari partecipanti.
Avendo per sua naturale vocazione la struttura di una rete, Macellerie Pasolini è dislocata nei luoghi di residenza artistica dei suoi componenti.
INSTALLAZIONE
Persone che vivono la città nel quotidiano hanno condiviso desideri, speranze, emozioni e sogni trascrivendoli su strisce di carta, che prendono forma divenendo immagini sonore di un unico progetto. La bocca di un carillon le racconta.
Diverse storie di vita, provenienze e linguaggi. Differenti punti di vista guardano avanti.
Lo spettatore è invitato a scegliere la propria melodia, attivare l'ingranaggio, e lasciare a sua volta un contributo in forma di pensiero, immagine o poesia, che diverrà una nuova immagine sonora del progetto.
Alessandra Bincoletto
Nasce in Friuli, nel 1981. Vive a Bologna, dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Lavora attualmente a progetti di illustrazione su carta e installazioni visual. Chiede pazienza a chi osserva proponendo ambienti interattivi con lente proiezioni di diapositive, vecchi giocattoli, come carillon e organetti di barberia per esperienze visive e sonore che invitano il pubblico a partecipare, divenendo a sua volta parte integrante dei lavori. La sua poetica nasce dal processo di osservazione e riflessione delle immagini del quotidiano. Interessata al rapporto tra gli individui e l'ambiente sociale che essi vivono, gioca con la relazione che si innesca tra la realtà e la sottile ironia della vita.
Diverse storie di vita, provenienze e linguaggi. Differenti punti di vista guardano avanti.
Lo spettatore è invitato a scegliere la propria melodia, attivare l'ingranaggio, e lasciare a sua volta un contributo in forma di pensiero, immagine o poesia, che diverrà una nuova immagine sonora del progetto.
Alessandra Bincoletto
Nasce in Friuli, nel 1981. Vive a Bologna, dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Lavora attualmente a progetti di illustrazione su carta e installazioni visual. Chiede pazienza a chi osserva proponendo ambienti interattivi con lente proiezioni di diapositive, vecchi giocattoli, come carillon e organetti di barberia per esperienze visive e sonore che invitano il pubblico a partecipare, divenendo a sua volta parte integrante dei lavori. La sua poetica nasce dal processo di osservazione e riflessione delle immagini del quotidiano. Interessata al rapporto tra gli individui e l'ambiente sociale che essi vivono, gioca con la relazione che si innesca tra la realtà e la sottile ironia della vita.