perAspera festival di arti interdisciplinari contemporanee
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11 Luglio 2015, Villa Smeraldi (San Marino di BentivoGlio)

 
PERFORMING ART
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Boscaro-Arosio
Appunti Pari per un Novissimo Bestiario # Villa Smeraldi
Di e con: Fedra Boscaro, Francesca Burzacchini, Andrea Fiorini, Alessandro Franceschelli, Tommaso Grassi, Sonia Marcolin, Laura Ulisse.
Con la partecipazione di: Tommaso Arosio, Stefano Bernardini, Alice Monti, Carlotta Pezzoli, Enrico Ruscelli.
Coordinamento generale: Fedra Boscaro
Per un Novissimo Bestiario, avviato nel 2007 dal gruppo Ipazia (Fedra Boscaro, Livia Solmi, Andrea Fiorini), è un work in progress che indaga "esseri immaginari" emblematici della cultura e degli immaginari propri della contemporaneità. 
Il set performativo degli Appunti Pari Per un Novissimo Bestiario, attivo dal 2011, approfondisce il tema dello “sviluppo universale della personalità” (Lukàcs, Studi sul Faust), sperimentando modalità di autorialità partecipata.
Alcuni degli immaginari raccolti dagli Appunti Pari verranno evocati negli spazi di Villa Smeraldi, in una costruzione collettiva site specific. 

Attualmente il programma di ricerca Per un Novissimo Bestiario è curato da Fedra Boscaro e Tommaso Arosio.
Fedra Boscaro è artista multidisciplinare, con particolare riferimento alle arti performative e partecipative.
Tommaso Arosio è visual designer specializzato nella progettazione di scene multimediali ed interattive.

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DANZA + INSTALLAZIONE VIDEO
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Annaki (Anna Marocco)
H.O.M.E.
Ideazione, regia, interpretazione: Anna Marocco
Consulenza artistica: Claudia Dias e Lelio Aiello
Collaboratori: Giovanni Marocco, Roberto Rettura, Lorenzo Moretti
Supporters: Atelier Re.al (Lisbona), Inteatro (Polverigi), I Macelli (Certaldo) e spazioK (Prato)
Reynold Reynolds
Six Apartments

USA/DE 2007
12 min

HD video transferred from 16mm
H.O.M.E. è un progetto artistico di natura site-specific in cui l'alternarsi e sovrapporsi di video istallazioni, oggetti e corpi contribuiscono a costruire un habitat performativo in continua trasformazione. Casa come dimora, contenitore e contenuto, come luogo performativo per eccellenza, denso di traiettorie e del dispiegarsi della ritualità gestuale domestica. In questo ambiente lo spazio si forma, de-forma e trasforma continuamente costruendo volumi e paesaggi. Uno spazio inteso come geometria frattale, come quadro all'interno del quale generare altri quadri minori e abitato dalle traiettorie, tracce e scie lasciate dal gesto. Gesto come segno, come scrittura, come partitura coreografica transitoria, come distrazione. Uno spazio attraversato da vettori e tangenti.

Annaki (Anna Marocco)
Antropologa e artista italiana. Parallelamente alla laurea in Scienze Sociali e Antropologia, si forma come danzatrice contemporanea e artista visiva sia in Italia che all'estero (Belgio, Francia, Germania, Portogallo, India). Da alcuni anni sviluppa i propri progetti artistici dal carattere trasversale tra performance, arti visive e istallazione. Dal 2014 lavora come danzatrice per il gruppo Nanou di Ravenna.
Six apartments è composto da due proiezioni video in loop. È un documento poetico e melanconico sul declino fisico e mentale, costruito attraverso il racconto di sei diverse esistenze, trascorse in sei appartamenti vicini e ignare l’una dell’altra. Sono vite senza drammi, che si trascinano scandite da azioni ripetitive e inevitabilmente si avviano alla morte, circondate da uno spazio fisico anch’esso in disfacimento. È il principio di trasformazione dell’umano e dell’inorganico, di una morte, che però, sembra suggerirci l’artista, genera nuove energie.

Reynold Reynolds
Reynold Reynolds è un artista americano che vive e lavora a Berlino. Realizza installazioni-film, documentari e short film sperimentali. I suoi lavori toccano il tema del disturbo fisico e psichico insistendo sull'idea della trasformazione che genera decadenza, provocando nello spettatore un senso di disagio ma anche d'impotenza. Una ricerca sempre tesa tra filosofia, scienza, tecnologia e tempo, sviluppata attraverso un linguaggio cinematografico che usa come principali strumenti le pellicole 16mm, la fotografia HD e lo stop-motion. The Secret Trilogy è il ciclo di film emblema del suo intero lavoro.

 Ha ottenuto una laurea di primo grado in Fisica presso l'Università del Colorado e dopo aver cambiato il suo percorso di studi ha conseguito un M.F.A presso la School of VisualArts di New York. Ha preso parte a numerose mostre personali, tra le più recenti: Galerie Zink, Berlino, The Lost: Filmperformances (2011-12); West, L'Aia, Reynold Reynolds: Six Pieces (2011); Kunsthalle, Vienna, Video des monats #68: Reynold Reynolds: Secrets Trilogy (2011); Lokal_30, Varsavia, The collaboration of Reynold reynolds and Christoph Draeger (2011); collettive: Taiwan Museum of Fine Arts, Taiwan, Knotting: Swarm in the era of Digital Media (2011); Kunstverein Hannover, Uber die Metapher des Wachstums (2011); Kunstmuseum Bonn, Videonale 13 (2011). I suoi video, che hanno ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui Festival Award per "Secret Life" all' European Media Art Festival Osnabrueck (2008), Distinction Award for "Six Apartments" at Transmediale Berlin (2009) e Mention spéciale du jury, "Last Day of theRepublic" al Videoformes (2011), sono stati presentati in occasione di festival internazionali come il Black Maria Film Festival e il Sundance Film Festival. Nel 2008 grazie al supporto della German Kunstfonds ha realizzato due progetti nella capitale tedesca.

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INSTALLAZIONE
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Vincenzo Scorza
Don't Leave Me Alone
Installazione paradimensionale a cura di Vincenzo Scorza
Progetto site-specific per la ghiacciaia di Villa Smeraldi
Esistono luoghi speciali sulla Terra che sono porte dimensionali, voragini nel ventre dell'esistenza, squarci nel continuum spazio-tempo. Questi luoghi ripiegano su se stessi il piano spaziotemporale, possono unire punti e tempi distanti anche anni luce in una singolarità gravitazionale. 
Vuoi entrare? Dove arriverai? E quando? Chi troverai? Chi c'è dentro?
Vorresti sapere? Vorresti spiare?
…Ehi, dove stai andando? Non scappare.
Per favore. Resta! Non lasciarmi qui! Abbiamo bisogno di te. Dove sei? 
Resta! Resta con me. Se mi lasci qui non ti perdonerò mai.
Non scappare! Mi mancheresti, non ti perdonerei mai.
Ti ho portato quaggiù con me. Mi dispiace. Resta e gioca con me.
Resta. Loro sono già arrivati. Stanno attraversando il Ponte. Sono già qui!
Vuoi conoscere un segreto? Vieni via con me.
Ǝnolɒ Ǝm Ǝvɒɘl T'nob.

Vincenzo Scorza
Producer e sound designer dalle innumerevoli sfaccettature sonore, da diversi anni alle prese con la manipolazione della vibrazione acustica, Vincenzo Scorza è uno scultore del suono che svolge una ricerca continua sui materiali e sulle forme, evitandone la cristallizzazione, in un costante sforzo di equilibrio tra improvvisazione e strutturazione.
È convinto che il senso dell'udito non sia altro che una espansione del senso del tatto e che il suono sia la più palese forma di telepatia. Il suo colore preferito è la pausa, il silenzio tra due entità sonore. Il suo suono preferito è il nero, la luce totalmente assorbita.
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