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9 settembre 2019
Lorenzo De Simone | Variazione #1: S. Velato
performance + scoperta del palazzo

Foto

EN VERSION BELOW
​

Creazione e interpretazione: Lorenzo De Simone
Supporto alla produzione: INCUBATORE C.I.M.D
Occhi esterni: Franca Ferrari, Davide Valrosso,
Marco D’Agostin, Daniele Ninarello e Gianluca Cheli

Un solo coreografico insieme a uno spettatore. Variazione #1: S. Velato crea uno spazio neutro e chiuso alle variabili esterne in cui il performer e lo spettatore danno vita a una relazione sinergica, effimera e intima. L’uso esclusivo delle mani cerca di rendere umanizzato il gesto che, insieme all’intenzionalità e alla presenza dello sguardo, permette di creare un’esperienza empatica in cui si svelano e velano parti di sé nascoste, fragili e vulnerabili. Mediatore di questa interazione è l’opera Who’s the Sinner? di Cecilia Gioria, fonte di ispirazione e key point per accedere all’altro.
Nessun gesto, nessuno sguardo, nessuna direzione sono casuali: ogni azione è pensata per  promuovere la costruzione di una relazione in cui un grosso margine di possibilità è lasciato allo spettatore, che determinerà le possibilità del performer di entrare nel suo mondo.

BIO
​
Lorenzo De Simone si forma nell’ambito della danza contemporanea seguendo i principali coreografi e danzatori nazionali e internazionali. Ha lavorato con Compagnia Nut (Milano), con Willi Dorner, con Compagnia Virgilio Sieni. Dal 2018 inizia il suo percorso come autore e il suo primo lavoro (Variazione #1: S. Velato) ha debuttato al Festival Più che Danza e al Festival Dominio Pubblico. Nel 2019 si laurea in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi di Tutela.

A single choreographic whole and one spectator. Variazione #1: S. Velato creates a neutral space closed to the external variables in which the performer and the spectator produce a synergic, evanescent and close relationship. The exclusive use of the hands tries to humanize a gesture that, together with the intentionality and the presence of looks, allows to create an emphatic experience in which hidden, fragile and vulnerable parts of one’s self are unveiled and veiled. The artwork Who’s the Sinner? By Cecilia Gloria -inspiration and key-point to access the other- is the
mediator of the interaction.
No gesture, look, nor direction is casual: every action is thought to encourage the construction of a relationship in which the spectator has a wide range of choices, a possibility that in turn will determine the performer’s chances to enter in the world of the spectator.

BIO
Studied contemporary dance following the leading national and international dancers.
He worked with Compagnia Nut (Milan), Willi Dorner, Compagnia Virgilio Sieni. In 2018 he started his career as an author, his first work (Variazione #1: S. Velato) debuted at the Festivals Più che Danza and Festival Dominio Pubblico. In 2019 he graduated in Development Psychology and Protection Process.

info

Sala della Mappe della Quadreria
di Palazzo Rossi Poggi Marsili​

Via Marsala 7, Bologna 
​
h 19, 20, 21 
su prenotazione a [email protected]
​
Ingresso con contributo libero


​+ scoperta del Palazzo 
con FAI Giovani Delegazione di Bologna
​

venue

Palazzo Rossi Poggi Marsili, facente parte del patrimonio di ASP Città di Bologna, azienda pubblica di servizi alla persona, ospita la preziosa Quadreria dell’Opera Pia. La Quadreria rappresenta uno spazio museale voluto da ASP per esporre parte del ricco patrimonio artistico formatosi nei secoli grazie soprattutto alle donazioni di nobili famiglie bolognesi alle antiche Opere pie oggi confluite in ASP. L’attuale allestimento, curato da Marco Riccòmini, espone circa cinquanta dipinti, dal Cinquecento al Settecento, con stanze a carattere tematico dove sono riunite opere simili per epoca o per stile. Per il suo grande valore artistico la Quadreria dell’Opera Pia rientra, grazie ad un accordo tra il FAI – Fondo Ambiente Italiano ed ASP Città di Bologna, nel Progetto nazionale “Beni promossi dai volontari FAI”, con un impegno diretto della Delegazione FAI di Bologna e del Gruppo FAI Giovani di Bologna nelle attività di valorizzazione di questo luogo prezioso.
 
Focus: la Sala Mappe
Luogo di particolare interesse all’interno di Palazzo Rossi Poggi Marsili è la Sala delle Mappe. Nella Sala Mappe cinque mappe originali di fine XVII secolo - edizioni italiane delle stampe della scuola cartografica olandese - costituiscono una sintesi della fioritura artistica e scientifica di un secolo segnato da esplorazioni e scoperte, e uno strumento di conoscenza e riflessione sull’identità e la rappresentazione. Mostrano il mondo attraverso gli occhi degli europei del Seicento, racchiudono valori, simboli, conoscenze e rappresentazioni di sé e dell’altro, unendo studio geografico e cartografico, ricerca artistica, figurativa e identitaria.​

​It’s a museum space renewed in 2016 by ASP City of Bologna which displays panels
and canvases that until recently were conserved in storage rooms and reproduced
only in catalogues. In the Sala delle Mappe five original maps from the end of the XVII century -which are the Italian edition of the print of the Dutch cartographic school- represent a summary of the artistic and scientific blossoming of a century signed by expeditions and discoveries. They represent an instrument of knowledge and reflection on identity and representation. The maps show the world through the eyes of Europeans in 1600; they encapsulate values, symbols, knowledge and representations of the self and the other through a combination of geographic and
cartographic studies with artistic, figurative and identity research.

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