18 giugno @ TPO - Bologna
CiRCA 69 (UK)
The Cube (prima nazionale) Prenotazione obbligatoria [email protected] Produzione: Simon Wilkinson / CiRCA69 Versione italiana a cura di perAspera festival e alberTStanley ass. cult. Ti svegli seduto a un tavolo dentro a un cubo, i tuoi amici se ne sono andati e tu ti ritrovi da solo. Ti viene posta una domanda: come puoi costruire una realtà che non crolli in tre giorni? The Cube è una performance teatrale di realtà virtuale multisensoriale da sperimentare attraverso l’Oculus Rift. Prende spunto da un fatto realmente accaduto negli USA nel 1959, quando scomparvero misteriosamente otto studenti di un college dell’Idaho. Ad essere ritrovate furono solo le lettere di questi ragazzi, nelle quali viene descritto un viaggio "oltre il confine del nulla". |
CiRCA69 (UK)
H0₩CAN I €A$€ ¥0UR MIND ₩ITH0UT L¥ING (prima nazionale) Prenotazione obbligatoria [email protected] Produzione: Simon Wilkinson / CiRCA69 H0₩CAN I €A$€ ¥0UR MIND ₩ITH0UT L¥ING scaturisce dalla stessa sorgente della performance multimediale The Cube: fa riferimento a una lettera scritta da uno degli otto giovani scomparsi in Idaho nel 1959 e, in particolare a Manfred, un giovane autistico che ha smesso di parlare. Seduti su una comoda sedia, permettetevi di vivere una storia senza parole, a 360 gradi supportato da un suono quadrifonico. |
CiRCA69 è l’artista transmediale Simon Wilkinson. Il lavoro di CiRCA69 combina performance, musica elettronica e tecnologia per creare esperienze immersive crossmediali per il pubblico. Usa la "transmedia platform" per distogliere dall’accezione solitamente condivisa di realtà lo spettatore, che si ritrova catapultato in un mondo al confine tra verità e finzione. CiRCA 69, ha partecipato a diversi festival internazionali, tra cui il Tate Modern’s Merge Festival (2011) e il festival dedicato alla musica elettronica e alle arti digitali di Montreal, MUTEK (2016). CiRCA69 arriva per la prima volta in Italia, nell'unica tappa nazionale di un tour di grandissimo successo in tutto il mondo. perAspera sarà coproduttore degli spettacoli presentati, lavorando alla costruzione della versione italiana degli stessi.
Anna Marocco / Annaki (IT)
Fucsia |studio, site specific| Concept: Annaki Performers: Anna Marocco, Pierre Bonnet Light and set designer: Giovanni Marocco Sound designer: Francesco Brasini Production: Associazione Culturale Dello Scompiglio (Lucca) Supporters: Associazione Culturale Dello Scompiglio (Vorno), SpazioK (Prato), TPO (Bologna). Fucsia |Studio, site specific| è un dispositivo coreografico di indagine identitaria dove i corpi si affermano e negano, migrano e trans-mutano, generano e de-generano continuamente senza cristallizzarsi mai in una configurazione definita e definitiva. Parafrasando Judith Butler di Fare e disfare il genere e il suo concetto di "performatività del genere", questo dispositivo vuole offrire una opportunità/esperienza di trasfigurazione dei corpi nell'impermanenza circolatoria dell'esistenzae nell'immanenza della relazione. |
Anna Marocco / Annaki è un’antropologa e artista italiana, danzatrice contemporanea e artista visiva, si forma e lavora sia in Italia che all'estero (Belgio, Francia, Germania, Portogallo, India). Dal 2010 sviluppa i propri progetti artistici dal carattere trasversale tra danza, performance e istallazione. Dal 2014 lavora come danzatrice con gruppo nanou di Ravenna.
Laben + JD Zazie (DE)
BOWO a BOdy Without Orgasm Liberamente ispirato ai testi di A. Artaud, G. Deleuze, F. Guattari Coreografia: Laben Suoni: JD Zazie Interpreti: Laben, JD Zazie, Alexandra Zoe, performers ospiti e pubblico Costumi in collaborazione con C. A. Ciarelli Disegno luci in collaborazione con D. O'Shea Grazie a: CsO Group / Arteleku, A. Bravo, Company Blu, Open Art Florence, Zimmer Null, THBM, Tatwerk Berlin. BOWO è una provocazione, è un processo, è una difficoltà, è parte, è atto visivo, è energia, sublimazione informale. BOWO è parzialmente libero. Il pubblico entra in una durata di movimento e suono, e si affaccia ad un "secondo livello di realtà", in cui la sua presenza è lo specchio del lavoro. |
Enrico L’Abbate / Laben è un coreografo italiano. Ha iniziato a studiare Architettura e Performance Teatrale dal 1998. Collabora con Cristina Abati, musicista e performer, nei suoi lavori Cont (2013, Museo Guggenheim di Bilbao e Oporto) e Duo (Firenze e Berlino Uferstudios).
JD Zazie è una sound artist. Le sue installazioni e performance legate al suono esplorano la vita di ogni giorno, riferendosi a progettazioni urbanistiche e relazionandosi con l’atmosfera uditiva.
JD Zazie è una sound artist. Le sue installazioni e performance legate al suono esplorano la vita di ogni giorno, riferendosi a progettazioni urbanistiche e relazionandosi con l’atmosfera uditiva.