Eutierrìa - corpi unici in equilibrio
Un progetto Nove Punti APS - perAspera Festival | Open Group | Compagnia Monica Casadei - Artemis Danza | Tempo Reale | diverserighestudio | Zero51 Audiolab
nell'ambito di La città che danza, promosso dal Comune di Bologna e finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 e della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19.
Solastalgia è un neologismo che indica il sentimento di smarrimento e nostalgia derivante dal senso di impotenza che si prova nei confronti delle trasformazioni di uno spazio intimamente conosciuto. Essa rispecchia la condizione di vita della nostra società, anche a fronte della recente pandemia, che richiede di immaginarci un nuovo modo relazionarci tra noi e con l’ambiente in cui viviamo: ricercare un luogo adatto a sé all’interno della comunità, un luogo esterno nel quale sentirsi accolti.
In questa condizione, lo spazio pubblico può rappresentare una importante risorsa. Esso infatti può porsi come luogo di incontro e di espressione all’interno di una comunità eterogenea e disposta allo scambio. Il portico, eccezionale esempio di relazione tra pubblico e privato, diviene oggetto di riappropriazione dei cittadini e teatro di espressione libera, creativa e inclusiva. L’obiettivo è quello di usare la bellezza, dei Portici e della danza, come strumento di espressione che coinvolga le molteplicità del tessuto sociale, permetta di integrarsi e riflettere sulle nuove sfide che dovremo fronteggiare. E' qui che la solastalgia si trasforma in Eutierrìa, condizione in cui la connessione si sostituisce allo smarrimento, restituendo all’individuo una relazione armoniosa, mettendolo al centro di un’esperienza di sentire collettiva.
Il progetto Eutierrìa - corpi unici in equilibrio nasce a partire da queste premesse come un percorso molteplice di incontri, formazione ed espressione attraverso il gesto dedicata alle persone in condizione di migrazione e alle persone adulte con disabilità cognitiva, con apertura alla partecipazione della comunità circostante nel primo caso, e ai caregiver nel secondo.
Laboratori - condotti in sinergia da Macellerie Pasolini [Ennio Ruffolo, Anna Albertarelli] e dalla Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei, con gli operatori di Open Group: due percorsi di educazione ai linguaggi del gesto che trascendono le barriere fisiche, architettoniche, culturali e occasione di riflessione sui corpi e sul loro muoversi nello spazio pubblico in un'ottica di integrazione, che interessano le persone in migrazione del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Vidiciatico con apertura alla comunità circostante, e le persone adulte con disabilità dei Centri Diurni e dei Laboratori protetti con apertura ai caregiver.
La formazione è accompagnata dallo sguardo di Zero51 Audiolab , che traspone in video il percorso, in una forma di testimonianza attiva. In scena e in video i partecipanti implementeranno ciascuno le potenzialità espressive dell’altro, nella consapevolezza delle proprie peculiarità potenziata grazie al percorso di formazione. L’ausilio del medium digitale renderà la partecipazione massimamente democratica, abbattendo tutte le barriere della mobilità, sia in fase creativa che di restituzione. Gli esiti performativi saranno messi in scena sotto i Portici della città, con musica a cura di Tempo Reale, Centro di ricerca musicale fondato da Luciano Berio e diretto da Francesco Giomi. Il percorso sarà attraversato anche da un incontro a cura di diverserighestudio, che approfondì i temi di solastalgia ed eutierria dal punto di vista architettonico-urbanistico in occasione della Biennale di Tallin. L'approccio interdisciplinare dell'incontro mira a sottolineare il valore dello spazio pubblico come teatro del dialogo e dell’espressione collettiva, e anche per questo sarà realizzato negli spazi dei Portici, che diventano luogo di dialogo, come nella polis.
Un progetto Nove Punti APS - perAspera Festival | Open Group | Compagnia Monica Casadei - Artemis Danza | Tempo Reale | diverserighestudio | Zero51 Audiolab
nell'ambito di La città che danza, promosso dal Comune di Bologna e finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 e della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19.
Solastalgia è un neologismo che indica il sentimento di smarrimento e nostalgia derivante dal senso di impotenza che si prova nei confronti delle trasformazioni di uno spazio intimamente conosciuto. Essa rispecchia la condizione di vita della nostra società, anche a fronte della recente pandemia, che richiede di immaginarci un nuovo modo relazionarci tra noi e con l’ambiente in cui viviamo: ricercare un luogo adatto a sé all’interno della comunità, un luogo esterno nel quale sentirsi accolti.
In questa condizione, lo spazio pubblico può rappresentare una importante risorsa. Esso infatti può porsi come luogo di incontro e di espressione all’interno di una comunità eterogenea e disposta allo scambio. Il portico, eccezionale esempio di relazione tra pubblico e privato, diviene oggetto di riappropriazione dei cittadini e teatro di espressione libera, creativa e inclusiva. L’obiettivo è quello di usare la bellezza, dei Portici e della danza, come strumento di espressione che coinvolga le molteplicità del tessuto sociale, permetta di integrarsi e riflettere sulle nuove sfide che dovremo fronteggiare. E' qui che la solastalgia si trasforma in Eutierrìa, condizione in cui la connessione si sostituisce allo smarrimento, restituendo all’individuo una relazione armoniosa, mettendolo al centro di un’esperienza di sentire collettiva.
Il progetto Eutierrìa - corpi unici in equilibrio nasce a partire da queste premesse come un percorso molteplice di incontri, formazione ed espressione attraverso il gesto dedicata alle persone in condizione di migrazione e alle persone adulte con disabilità cognitiva, con apertura alla partecipazione della comunità circostante nel primo caso, e ai caregiver nel secondo.
Laboratori - condotti in sinergia da Macellerie Pasolini [Ennio Ruffolo, Anna Albertarelli] e dalla Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei, con gli operatori di Open Group: due percorsi di educazione ai linguaggi del gesto che trascendono le barriere fisiche, architettoniche, culturali e occasione di riflessione sui corpi e sul loro muoversi nello spazio pubblico in un'ottica di integrazione, che interessano le persone in migrazione del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Vidiciatico con apertura alla comunità circostante, e le persone adulte con disabilità dei Centri Diurni e dei Laboratori protetti con apertura ai caregiver.
La formazione è accompagnata dallo sguardo di Zero51 Audiolab , che traspone in video il percorso, in una forma di testimonianza attiva. In scena e in video i partecipanti implementeranno ciascuno le potenzialità espressive dell’altro, nella consapevolezza delle proprie peculiarità potenziata grazie al percorso di formazione. L’ausilio del medium digitale renderà la partecipazione massimamente democratica, abbattendo tutte le barriere della mobilità, sia in fase creativa che di restituzione. Gli esiti performativi saranno messi in scena sotto i Portici della città, con musica a cura di Tempo Reale, Centro di ricerca musicale fondato da Luciano Berio e diretto da Francesco Giomi. Il percorso sarà attraversato anche da un incontro a cura di diverserighestudio, che approfondì i temi di solastalgia ed eutierria dal punto di vista architettonico-urbanistico in occasione della Biennale di Tallin. L'approccio interdisciplinare dell'incontro mira a sottolineare il valore dello spazio pubblico come teatro del dialogo e dell’espressione collettiva, e anche per questo sarà realizzato negli spazi dei Portici, che diventano luogo di dialogo, come nella polis.
Progetto finanziato dall’Unione europea - Fondi Strutturali e di Investimento Europei, nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19 e del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 REACT EU - "La città che danza" BO7.1.1G.2
www.ponmetro.it
Direzione Artistica Monica Casadei, Ennio Ruffolo e Anna Albertarelli
Progettazione e organizzazione Maria Donnoli
Con i formatori e i danzatori di Compagnia Monica Casadei - Artemis Danza e di Nove Punti APS
coordinati da Anna Albertarelli e Davide Tagliavini
e con gli operatori di Open Group (coordinamento di progetto per Open Group Claudia Iormetti)
Video-percorso a cura di Zero51 Audiolab
Musiche Tempo Reale
Incontri a cura di Diverserighestudio
Documentazione foto-video Fabio Fiandrini, Antonietta Dicorato
Grafica Marco Smacchia
Direzione tecnica Vincenzo Scorza
Amministrazione Immacolata Gravina
INFO
email: info@perasperafestival.org
tel: 349 5824266 / 349 6600300
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Direzione Artistica Monica Casadei, Ennio Ruffolo e Anna Albertarelli
Progettazione e organizzazione Maria Donnoli
Con i formatori e i danzatori di Compagnia Monica Casadei - Artemis Danza e di Nove Punti APS
coordinati da Anna Albertarelli e Davide Tagliavini
e con gli operatori di Open Group (coordinamento di progetto per Open Group Claudia Iormetti)
Video-percorso a cura di Zero51 Audiolab
Musiche Tempo Reale
Incontri a cura di Diverserighestudio
Documentazione foto-video Fabio Fiandrini, Antonietta Dicorato
Grafica Marco Smacchia
Direzione tecnica Vincenzo Scorza
Amministrazione Immacolata Gravina
INFO
email: info@perasperafestival.org
tel: 349 5824266 / 349 6600300