Federica Falancia
ItalianMertzBild
Happening per ciò che non si vende
Ideato da Federica Falancia
con la collaborazione di Rita Deiola, Roberto di Rocco, Stefano Questorio
e realizzato grazie a: Alessandro Gulino, Spartaco Cortesi, Erika Murru, Andrea Sartori, Susanna di Giulio, Luca Moscariello, Davide Nardi, Germana Spinaci, Diego Segatto, Pietro Sacchini, Gianni Fontana, Elisa Stivanello, Alessandro Imboccioli, Linda Rigotti,Tato Izzia, Giovanni Ciurli, Nicola Barzanti, Massimiliano Martines, Ennio Ruffolo, Fabio Fiandrini, DJ Balli, Nicola Barzanti, Rita Deiola, Marco Della Rosa.
Federica Falancia
Eclettica e di formazione composita, dopo la laurea in legge si trasferisce a Bologna nel 2003 dove insegna diritto ed economia e contemporaneamente si iscrive al DAMS, ma presto lo lascia preferendo una formazione istintiva, eterogenea ed ampiamente autodidattica che spazia nei vari ambiti creativi e che comprende anche un profondo interesse per i linguaggi simbolici e la filosofia, soprattutto per quella orientale. Ultimamente radicalizza la sua azione ed il suo interesse nell'ambito delle arti visive e performative e lo concretizza utilizzando anche contemporaneamente vari mezzi: dalla matita a qualsiasi oggetto e materiale, fino anche ai software interattivi.
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Happening per ciò che non si vende
Ideato da Federica Falancia
con la collaborazione di Rita Deiola, Roberto di Rocco, Stefano Questorio
e realizzato grazie a: Alessandro Gulino, Spartaco Cortesi, Erika Murru, Andrea Sartori, Susanna di Giulio, Luca Moscariello, Davide Nardi, Germana Spinaci, Diego Segatto, Pietro Sacchini, Gianni Fontana, Elisa Stivanello, Alessandro Imboccioli, Linda Rigotti,Tato Izzia, Giovanni Ciurli, Nicola Barzanti, Massimiliano Martines, Ennio Ruffolo, Fabio Fiandrini, DJ Balli, Nicola Barzanti, Rita Deiola, Marco Della Rosa.
Federica Falancia
Eclettica e di formazione composita, dopo la laurea in legge si trasferisce a Bologna nel 2003 dove insegna diritto ed economia e contemporaneamente si iscrive al DAMS, ma presto lo lascia preferendo una formazione istintiva, eterogenea ed ampiamente autodidattica che spazia nei vari ambiti creativi e che comprende anche un profondo interesse per i linguaggi simbolici e la filosofia, soprattutto per quella orientale. Ultimamente radicalizza la sua azione ed il suo interesse nell'ambito delle arti visive e performative e lo concretizza utilizzando anche contemporaneamente vari mezzi: dalla matita a qualsiasi oggetto e materiale, fino anche ai software interattivi.