
Fortebraccio Teatro / Roberto Latini
Noosfera Lucignolo
Di e con Roberto Latini
Luci: Max Mugnai
Musiche e suoni: Gianluca Misiti
Aiuto tecnico: Nino Del Principe
Organizzazione e cura: Federica Furlanis
Promozione: Nicole Arbelli
Produzione: Libero Fortebraccio Teatro San Martino
Dal personaggio immaginario descritto da Collodi nelle avventure del suo Pinocchio e attraverso l'esplorazione della scrittura che diventa scenica, lo spettacolo si s-compone intorno alla riflessione sulla rappresentabilità dei testi e sui processi per la rappresentazione.
Lucignolo è il primo movimento di un programma intitolato Noosfera, parola che sintetizza e definisce la sfera del pensiero umano.
“Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell’italianità. Lucignolo è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all’interno della vicenda, mi sembrano addirittura meno importanti del desiderio che Lucignolo ha di andarsene.
Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde a tanto diffuso sentire. La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di un futuro migliore, è quanto muove questo personaggio. Senza riferimenti ad alcuna metafora educativa, senza le comodità delle principali letture, Lucignolo è capace della ricchezza di tante sfumature, che danno nuova luce a quanto sembra essere invece fatalmente il suo destino. È il figlio di un malessere che non si accontenta della sola aspirazione, non si consola, agisce, inseguendo la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno. Viva Lucignolo!, ho pensato, e la sua sfacciata ignoranza, piuttosto che il perbenismo desolante di questa cultura”
Noosfera Lucignolo
Di e con Roberto Latini
Luci: Max Mugnai
Musiche e suoni: Gianluca Misiti
Aiuto tecnico: Nino Del Principe
Organizzazione e cura: Federica Furlanis
Promozione: Nicole Arbelli
Produzione: Libero Fortebraccio Teatro San Martino
Dal personaggio immaginario descritto da Collodi nelle avventure del suo Pinocchio e attraverso l'esplorazione della scrittura che diventa scenica, lo spettacolo si s-compone intorno alla riflessione sulla rappresentabilità dei testi e sui processi per la rappresentazione.
Lucignolo è il primo movimento di un programma intitolato Noosfera, parola che sintetizza e definisce la sfera del pensiero umano.
“Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell’italianità. Lucignolo è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all’interno della vicenda, mi sembrano addirittura meno importanti del desiderio che Lucignolo ha di andarsene.
Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde a tanto diffuso sentire. La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di un futuro migliore, è quanto muove questo personaggio. Senza riferimenti ad alcuna metafora educativa, senza le comodità delle principali letture, Lucignolo è capace della ricchezza di tante sfumature, che danno nuova luce a quanto sembra essere invece fatalmente il suo destino. È il figlio di un malessere che non si accontenta della sola aspirazione, non si consola, agisce, inseguendo la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno. Viva Lucignolo!, ho pensato, e la sua sfacciata ignoranza, piuttosto che il perbenismo desolante di questa cultura”

Noosfera Titanic
Di e con Roberto Latini
Luci: Max Mugnai
Musiche e suoni: Gianluca Misiti
Aiuto tecnico: Nino Del Principe
Organizzazione e cura: Federica Furlanis
Promozione: Nicole Arbelli
Produzione: Libero Fortebraccio Teatro San Martino
Se il carro diretto al Paese dei Balocchi nel Pinocchio di Collodi avesse avuto un nome probabilmente si sarebbe potuto chiamare come la nave-simbolo di tutto il Novecento. Un'intera generazione dell'era contemporanea, come Lucignolo, ha atteso la mezzanotte ed è salita nel 1912 sul transatlantico più famoso della storia. Prima ancora delle guerre mondiali, col Titanic sono naufragati lo spirito e l'aspirazione di un'intera civiltà. Essere attori di questo Teatro è come essere saliti sul Titanic.
Mentre la nave affonda, mentre non si capisce mai se quello che tocchiamo è ormai il fondo o se il fondo in fondo non c'è mai, noi, da anni, anni, tutti i giorni, tutti, noi, noi tutti, suoniamo, suoniamo e continuiamo a suonare.
Di e con Roberto Latini
Luci: Max Mugnai
Musiche e suoni: Gianluca Misiti
Aiuto tecnico: Nino Del Principe
Organizzazione e cura: Federica Furlanis
Promozione: Nicole Arbelli
Produzione: Libero Fortebraccio Teatro San Martino
Se il carro diretto al Paese dei Balocchi nel Pinocchio di Collodi avesse avuto un nome probabilmente si sarebbe potuto chiamare come la nave-simbolo di tutto il Novecento. Un'intera generazione dell'era contemporanea, come Lucignolo, ha atteso la mezzanotte ed è salita nel 1912 sul transatlantico più famoso della storia. Prima ancora delle guerre mondiali, col Titanic sono naufragati lo spirito e l'aspirazione di un'intera civiltà. Essere attori di questo Teatro è come essere saliti sul Titanic.
Mentre la nave affonda, mentre non si capisce mai se quello che tocchiamo è ormai il fondo o se il fondo in fondo non c'è mai, noi, da anni, anni, tutti i giorni, tutti, noi, noi tutti, suoniamo, suoniamo e continuiamo a suonare.

Noosfera Museum
Di e con Roberto Latini
Luci: Max Mugnai
Musiche e suoni: Gianluca Misiti
Aiuto tecnico: Nino Del Principe
Organizzazione e cura: Federica Furlanis
Promozione: Nicole Arbelli
Produzione: Libero Fortebraccio Teatro San Martino
Dopo Lucignolo che aspetta la mezzanotte per salire sul Titanic diretto al Paese dei Balocchi, dopo il naufragio senza tempo che accompagna la nostra generazione di asini, Museum immagina un approdo possibile all'isola di una scena in cui sono già trascorsi tutti i giorni felici.
Il disagio dell'attesa di un futuro che si è dimesso dalle nostre aspirazioni, il mutismo dei pensieri di chi parla alla sua sola solitudine, corrisponde a dove ci siamo rifugiati in attesa di nessuna aspettativa. La cantilena di questo immobilismo è affidato alla consolazione della ripetizione e all'impossibilità della rappresentazione.
Irrinunciabile, come la poesia che non è misura mai, il tentativo estremo di una condizione senza condizioni, capace di trasformare la resistenza in reazione.
Fortebraccio Teatro
compagnia teatrale volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riproposizione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, è riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 1999. Con sede a Bologna, vive della collaborazione artistica, tecnica e gestionale di Roberto Latini, Gianluca Misiti, Max Mugnai, Federica Furlanis, Nicole Arbelli e Nino Del Principe. Le ultime produzioni: Seppure voleste coplire. Programma di battaglie per la resistenza teatrale (2012), Ubu Roi (2012), Noosfera Titanic (2011) e Noosfera Lucignolo (2010).
www.fortebraccioteatro.com
Di e con Roberto Latini
Luci: Max Mugnai
Musiche e suoni: Gianluca Misiti
Aiuto tecnico: Nino Del Principe
Organizzazione e cura: Federica Furlanis
Promozione: Nicole Arbelli
Produzione: Libero Fortebraccio Teatro San Martino
Dopo Lucignolo che aspetta la mezzanotte per salire sul Titanic diretto al Paese dei Balocchi, dopo il naufragio senza tempo che accompagna la nostra generazione di asini, Museum immagina un approdo possibile all'isola di una scena in cui sono già trascorsi tutti i giorni felici.
Il disagio dell'attesa di un futuro che si è dimesso dalle nostre aspirazioni, il mutismo dei pensieri di chi parla alla sua sola solitudine, corrisponde a dove ci siamo rifugiati in attesa di nessuna aspettativa. La cantilena di questo immobilismo è affidato alla consolazione della ripetizione e all'impossibilità della rappresentazione.
Irrinunciabile, come la poesia che non è misura mai, il tentativo estremo di una condizione senza condizioni, capace di trasformare la resistenza in reazione.
Fortebraccio Teatro
compagnia teatrale volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riproposizione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, è riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 1999. Con sede a Bologna, vive della collaborazione artistica, tecnica e gestionale di Roberto Latini, Gianluca Misiti, Max Mugnai, Federica Furlanis, Nicole Arbelli e Nino Del Principe. Le ultime produzioni: Seppure voleste coplire. Programma di battaglie per la resistenza teatrale (2012), Ubu Roi (2012), Noosfera Titanic (2011) e Noosfera Lucignolo (2010).
www.fortebraccioteatro.com